Fringe Benefit 2022: la nuova soglia fiscale e il suo significato

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Oct 3, 2022 5:09:00 PM

Con il Decreto-Legge del 9 agosto 2022, la soglia di esenzione fiscale per i beni che rientrano tra i fringe benefit è stata innalzata da 258,23€ a 600€. Scopriamo insieme tutte le implicazioni!

Che cosa sono i fringe benefit? Quali beni rientrano in questa categoria? Cosa dice la normativa sui fringe benefit?
In questo articolo andremo ad approfondire:

 

Cosa sono i Fringe Benefit

I Fringe Benefit sono, stando alla loro traduzione, dei beni accessori, secondari: secondari non perché meno importanti, ma perché complementari alla più tradizionale retribuzione monetaria. I Fringe Benefit, infatti, sono considerati una forma di retribuzione vera e propria, ma erogata sotto forma di compensi in natura dal datore di lavoro ai propri lavoratori. Come per i flexible benefit, di cui fanno parte, il loro principale vantaggio risulta essere la completa detassazione: infatti i beni appartenenti a questa categoria non concorrono a formare reddito da lavoro dipendente e risultano quindi esenti da tasse e contributi.


Quali beni rientrano tra i fringe benefit? Alcuni esempi possono essere l’auto aziendale, le polizze assicurative, i buoni spesa e i buoni carburante.
Ovviamente i benefici collegati ai fringe benefit hanno delle limitazioni: secondo l’articolo 51 comma 3 del TUIR, infatti, ordinariamente la soglia di spesa per questi beni e servizi per poter godere della piena detassazione è pari a 258,23€. Perché ordinariamente? Perché già per il 2020 e per il 2021, in maniera opportunistica, la normativa era stata modificata innalzando questa soglia a 516,46€, con il principale obiettivo di incentivare la ripresa economica successivamente al periodo post pandemico. E con i recenti interventi normativi, in particolare con il cosiddetto Decreto Aiuti bis, l’intervento, ulteriormente implementato, è stato reiterato anche per il 2022.

 

L’attuale soglia di spesa dei Fringe Benefit

Come anticipato, il Decreto-Legge del 9 agosto scorso, conosciuto anche come Decreto Aiuti bis, ha previsto un ulteriore aumento del limite di spesa detassato per i Fringe Benefit, portandolo a 600€. Inoltre, un’importante modifica, seppur temporanea, riguarda i servizi rientrati in questa categoria: infatti per il periodo di imposta 2022 sarà possibile utilizzare gli importi erogati o rimborsati dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche.

 

Perché questo intervento è importante

L’intervento normativo in materia di welfare aziendale è particolarmente importante considerando l’attuale situazione economica italiana. L’innalzamento della soglia di spesa a 600€ comporta infatti un maggior potere d’acquisto per il lavoratore e la sua famiglia, con un conseguente migliore work-life balance; inoltre il maggior potere di acquisto comporta una maggiore capacità di spesa, che inevitabilmente influirà positivamente sugli acquisti e sulla ripresa economica.


Da considerare anche l’impatto sul mondo del welfare aziendale: spesso i fringe benefit sono il primo passo per le aziende che vogliono introdurre progetti di welfare aziendale, in maniera semplice e con budget contenuti: l’erogazione di questi servizi avvicinerà sicuramente le imprese italiane al mondo del welfare, permettendo loro di comprendere meglio i benefici che derivano dall’implementazione di un piano in azienda.

 

Come sfruttare la nuova soglia dei Fringe Benefit

Considerando l’importanza e l’unicità di questo intervento normativo, vien da sé che questa sia un’occasione da sfruttare appieno. Ma come possono farlo le aziende?
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