Il Welfare nel CCNL Metalmeccanico: cosa devi sapere?
Scopri cosa prevede la normativa, quali benefit spettano ai lavoratori e come gestire al meglio un piano di welfare aziendale.
Nell’articolo scopriremo:
- Cosa aspettarsi per il 2025
- Il CCNL Metalmeccanico: cosa prevede l’ultimo accordo?
- Il welfare aziendale per i metalmeccanici è obbligatorio?
- Welfare metalmeccanici: come funziona?
- I fringe benefit per i metalmeccanici
- I flexible benefit per i metalmeccanici
- Welfare metalmeccanici non utilizzato totalmente: cosa fare?
Il welfare aziendale per il CCNL Metalmeccanico nel 2025: cosa aspettarsi?
Con la scadenza del CCNL Metalmeccanico al 30 giugno 2024 e la trattativa per il rinnovo ancora in corso, una delle principali incertezze riguarda il welfare aziendale per il 2025.
Il CCNL dei metalmeccanici, infatti, prevede dal 2017 l’obbligo di erogazione di 200 euro di welfare a giugno. Cosa fare nel 2025, con il contratto scaduto? Sebbene non vi siano ancora comunicazioni ufficiali in merito, l’art. 2, sezione terza, del contratto stabilisce un principio analogo di ultrattività, garantendo la continuità delle norme fino alla firma del nuovo accordo.
Pertanto, per il 2025 le aziende del settore metalmeccanico devono continuare ad applicare le disposizioni esistenti in materia di welfare aziendale, rispettando le tempistiche previste dal precedente contratto ed erogando i 200€ sotto forma di benefit nel mese di giugno.
IL CCNL Metalmeccanico: cosa prevede l’ultimo accordo?
Il 5 febbraio 2021 è stato raggiunto l’accordo tra Federmeccanica – Assistal, FIOM Cgil, FIM Cisl e UILM per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro del settore metalmeccanico, in vigore fino al 30 giugno 2024.
Tra i principali punti dell’accordo segnaliamo:
- riforma dell’inquadramento professionale;
- aumento salariale sui minimi contrattuali;
- aumento della contribuzione al fondo COMETA per gli under 35 (passando dal 2% al 2,2%);
- spinta per la continua formazione, per l’eliminazione della violenza di genere e per l’incentivazione dello smart working;
- conferma delle quote destinate al fondo MetaSalute;
- conferma dell’erogazione di una quota annuale sotto forma di flexible benefits (200€/anno).
Il welfare aziendale per i metalmeccanici è obbligatorio?
Il CCNL Metalmeccanico è stato il primo in Italia a introdurre una quota obbligatoria da erogare in welfare. Questo obbligo di legge è infatti in vigore dalla firma dell’accordo del 26 novembre 2016, con validità effettiva da giugno 2017, con cui si prevedeva un’erogazione di 100€ per il 2017, 150€ per il 2018 e 200€ per il 2019. L’accordo è stato poi esteso anche al 2020 con la circolare di Federmeccanica del 10 febbraio 2020, con cui si stabiliva l’entrata in regime di ultrattività dell’accordo stesso (ossia ha continuato a produrre gli stessi effetti).
Con il rinnovo firmato il 5 febbraio 2021, l’erogazione di piani di flexible benefits viene quindi resa obbligatoria fino al 2024, per un valore pari a 200€ annui per ciascun anno di validità dell’accordo.
Welfare metalmeccanici: come funziona?
Il mondo del welfare aziendale è spesso complicato per i non addetti al settore; i datori di lavoro che desiderano sì adempiere agli obblighi contrattuali previsti dal CCNL Metalmeccanico, ma anche migliorare la qualità di vita dei propri dipendenti attraverso il welfare aziendale, però, sono tenuti a conoscere alcuni aspetti fondamentali.
Vediamo quindi insieme alcuni punti primari previsti dal CCNL metalmeccanici.
Chi ha diritto al welfare secondo il CCNL Metalmeccanico?
- I lavoratori con contratto a tempo indeterminato: tra questi, tutti coloro che hanno un contratto attivo al 1° giugno dell’anno di riferimento o comunque assunti entro il 31 dicembre dello stesso anno, a patto che abbiano superato il periodo di prova e che non siano in aspettativa retribuita o indennizzata.
- I lavoratori con contratto a tempo determinato: tra questi, tutti coloro che abbiano maturato almeno 3 mesi di anzianità di servizio in azienda per ciascun anno solare.
- Gli apprendisti.
Come è spendibile l’importo erogato?
Secondo il CCNL Metalmeccanico, l’importo erogato in welfare deve essere utilizzabile nei servizi regolamentati dal TUIR, i cosiddetti flexible benefits. Di seguito ne citiamo alcuni a titolo esemplificativo:
- servizi con finalità di educazione e istruzione: spese di istruzione sostenute per i figli, tasse scolastiche, spese per campus estivi;
- servizi con finalità assistenziali: spese sostenute per l’assistenza agli anziani e alle persone non-autosufficienti (sia presso il domicilio che in strutture apposite);
- beni e servizi in natura (Fringe Benefit): buoni spesa, buoni carburante, buoni acquisto vari;
- servizi di trasporto collettivo;
- sanità e benessere personale: visite mediche specialistiche, sedute di psicoterapia e fisioterapia, abbonamenti a palestre e piscine;
- destinazione di anno in anno, al Fondo COMETA o al Fondo MetaSalute.
Come erogare l’importo di welfare contrattuale per i Metalmeccanici?
L’importo previsto dal CCNL deve essere erogato sotto forma di beni e servizi di utilità sociale. Solitamente le aziende scelgono di utilizzare delle piattaforme di welfare aziendale, che supportano sia l’erogazione dei crediti welfare che il loro utilizzo da parte dei lavoratori nei servizi previsti dal CCNL.
Le soluzioni messe a disposizione dai provider welfare possono essere più o meno ampie, a seconda delle necessità delle aziende: ci sono soluzioni dedicate interamente ai Fringe Benefit oppure soluzioni più complete, che comprendono tutti i servizi previsti dal TUIR e, di conseguenza, dal CCNL Metalmeccanici.
I fringe benefit per i metalmeccanici
Le aziende che optano per piani welfare più semplici possono mettere a disposizione dei loro lavoratori importi welfare da utilizzare in Fringe Benefit, che comprendono:
- Buoni spesa e carburante - utilizzabili per acquisti quotidiani o per le spese di trasporto legate all’attività lavorativa;
- Buoni acquisto - da usare in negozi convenzionati per l'acquisto di beni di vario genere.
La Legge di Bilancio ha previsto nuove misure per il 2025, tra cui l’aumento della soglia di esenzione fiscale: fino a 1.000 euro per i lavoratori senza figli a carico e fino a 2.000 euro per chi ha figli a carico.
Questa novità normativa consente alle imprese di sfruttare le soluzioni dedicate ai Fringe Benefit anche per erogare altri importi, come ad esempio premialità aggiuntive o bonus per le festività, limitando però la possibilità di scelta al mondo dei buoni acquisto: questo tipo di soluzione permette di gestire l’obbligo di erogazione previsto dal CCNL e di agire positivamente sul potere d’acquisto dei lavoratori, ma di contro limita la libertà di scelta ad una sola categoria di beni (i Fringe Benefit appunto) ed ha meno correlazione con le finalità sociali previste dal TUIR.
Se la tua azienda sta cercando una soluzione di questo tipo, ZWelfare Shop può fare al caso tuo: la soluzione ideale per quelle aziende che preferiscono una soluzione più semplice per iniziare, che comprenda solo buoni acquisto, ma che allo stesso tempo consenta libertà di scelta sui brand in cui utilizzare l’importo welfare da una parte (oltre 90.000 punti di spendibilità disponibili) e adempimento agli obblighi contrattuali dall’altra.
I flexible benefit per i metalmeccanici
Se invece l’obiettivo aziendale è non solo adempiere agli obblighi contrattuali, ma implementare un piano welfare più completo, che mira a migliorare il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, allora è preferibile scegliere un piano di Flexible Benefit. I Flexible Benefit comprendono infatti servizi che mirano a migliorare il work-life balance dei lavoratori, con conseguenti vantaggi anche per l’azienda. A titolo d’esempio, come già menzionato sopra, possiamo citare:
- servizi socio-assistenziali;
- spese per l’istruzione dei familiari a carico;
- viaggi e attività per il tempo libero;
- abbonamenti a palestre, piscine, società sportive;
- versamenti a previdenza complementare.
È inoltre importante ricordare che i Flexible Benefit comprendono anche i Fringe Benefit, quindi le aziende che optano per una soluzione più completa comunque non escludono dalle possibilità di scelta dei lavoratori i buoni acquisto.
Come gestire un piano di Flexible Benefit?
La piattaforma di welfare aziendale ZWelfare, può essere la soluzione per te: consente alle aziende e ai suoi dipendenti facilità di implementazione e utilizzo, oltre alla massima fruibilità e spendibilità, grazie alla possibilità di erogare tutti i servizi regolamentati dal TUIR attraverso più di 2.000.000 punti di spendibilità su tutto il territorio nazionale e garantendo inoltre ai lavoratori la possibilità di richiedere il convenzionamento delle proprie strutture preferite, consentendo loro di creare un network personalizzato.
Stai cercando una soluzione per la tua azienda? Il nostro staff è a tua completa disposizione per creare un piano su misura per la tua realtà!
Welfare metalmeccanici non utilizzato totalmente: cosa fare?
I Flexible Benefit sono strumenti di welfare che, nel caso del CCNL metalmeccanico, vengono messi a disposizione dei dipendenti dall’azienda ogni anno nel mese di giugno e devono essere utilizzati entro il 31 maggio dell’anno seguente.
Cosa succede, però, se un lavoratore non utilizza tutta la disponibilità economica che gli viene fornita dall’azienda?
Secondo quanto previsto dal CCNL, eventuali somme rimanenti purtroppo vengono perse e non possono essere convertite in denaro: trattandosi di un incentivo detassato per il sostegno al reddito, è auspicabile che il lavoratore colga l’opportunità e utilizzi i crediti nell’arco temporale definito dal contratto di appartenenza. Questo è evitabile solo se ci sono degli accordi aziendali che, preventivamente, hanno stabilito una destinazione differente dell’importo welfare residuo.
Hai bisogno di una consulenza per capire come gestire al meglio il piano welfare della tua azienda?
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