Detassazione e deducibilità del welfare aziendale

Se hai un’azienda o ti occupi di risorse umane, hai certamente sentito parlare della detassazione e della deducibilità del welfare aziendale. DoubleYou, società di consulenza e servizi del Gruppo Zucchetti specializzata in Welfare Aziendale, è qui per aiutarti a comprendere meglio come funziona la (de)tassazione del welfare aziendale.

La detassazione e la deducibilità del welfare aziendale sono vantaggi che permettono alle aziende di ridurre il carico fiscale associato ai benefit forniti ai dipendenti. Ma come funziona esattamente?

Vediamo insieme:

Welfare aziendale e detassazione: cosa sapere

La tassazione del welfare aziendale rappresenta un aspetto fondamentale per le aziende che desiderano implementare un piano di benefit per i propri dipendenti. L'articolo 51 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) fornisce le linee guida essenziali per la gestione fiscale di queste prestazioni.

In particolare, questo articolo stabilisce i beni e i servizi che rientrano all’interno dei progetti di welfare aziendale e che di conseguenza non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente

  • All’interno di questi beni e servizi è importante distinguere tra diverse categorie, perchè esistono diverse soglie di esenzione fiscale: I fringe benefit: questa categoria  include tutti quei compensi in natura forniti ai dipendenti, come ad esempio buoni spesa o buoni benzina. Tali benefit sono esenti da tassazione, ma questa esenzione è soggetta a limiti stabiliti dalla legge: tradizionalmente il limite è posto dal TUIR a 258,23€, ma negli ultimi anni la normativa è stata modificata in logica opportunistica annualmente e, per il 2024,  la soglia di spesa da non superare per non incorrere in tassazione è pari a 1.000 euro per i dipendenti senza figli, mentre aumenta a 2000 euro per chi ha figli a carico. Qualora il valore dei fringe benefit superasse questo limite, l’intero importo sarà soggetto a tassazione ordinaria;
  • Spese per istruzione, mobilità, caregiving, sanità e tempo libero: in queste categorie non è presente un limite di spesa;
  • Previdenza complementare: gli importi welfare utilizzati per alimentare il fondo di previdenza complementare cui il lavoratore è iscritto sono detassati fino ad un limite annuo di 5.164 euro; l’importo eccedente questa soglia sarà soggetto a tassazione ordinaria;
  • Cassa sanitaria: l’importo welfare destinabile a questo scopo senza incorrere in tassazione è pari a 3.615 euro.

La deducibilità del welfare

Oltre alla tassazione, le aziende devono considerare anche la deducibilità del welfare aziendale, che comporta vantaggi fiscali significativi

L'articolo 100 del TUIR stabilisce che l'azienda può dedurre completamente il costo dei beni e dei servizi welfare dal proprio reddito d'impresa, riducendo così il carico fiscale complessivo, nel caso in cui le erogazioni siano regolamentate dal contratto collettivo nazionale o da un regolamento aziendale che sottintende un obbligo negoziale.

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La detassazione e la deducibilità del welfare aziendale richiedono una conoscenza approfondita della normativa  e delle procedure amministrative. DoubleYou ha una vasta esperienza nel settore e ti aiuterà a navigare attraverso questo intricato labirinto.

DoubleYou, con il suo team e la piattaforma proprietaria ZWelfare, è il partner ideale per aiutarti a ottenere i massimi benefici fiscali.

 

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