Se sei alla ricerca di iniziative per migliorare la vita lavorativa e privata dei lavoratori, potresti aver sentito parlare di welfare aziendale e benefit. In questa guida esploreremo nel dettaglio i Fringe Benefit, analizzando la normativa al riguardo, i vantaggi che portano nell'ambito professionale e alcuni esempi di benefit che rientrano in questa categoria.
Indice dei contenuti:
I Fringe Benefit sono un tipo di compensazione in natura, non monetaria, offerta dal datore di lavoro ai dipendenti. Questa forma di compensazione sta diventando sempre più importante, soprattutto a causa del forte bisogno di sostegno al reddito e alla luce dei recenti cambiamenti normativi.
I Fringe Benefit sono beni accessori secondari, ovvero beni aggiuntivi alla retribuzione tradizionale in denaro: sono una forma di retribuzione effettiva, ma vengono forniti sotto forma di vantaggi non monetari dai datori di lavoro ai loro dipendenti.
Questa categoria di benefit gode del principale vantaggio della totale esenzione fiscale: i beni e i servizi considerati Fringe Benefit non concorrono a formare reddito da lavoro dipendente e, quindi, sono esenti da imposte e contributi.
Ma attenzione: in base all’articolo 51, comma 3, del TUIR, i Fringe Benefit non vengono considerati parte del reddito da lavoro dipendente solo se il loro valore complessivo durante l’anno fiscale non supera i 258,23 euro*.
*Questo importo rappresenta il limite ordinario previsto dalla norma generale, ma la normativa attuale prevede limiti differenti (ad esempio più elevati o specifici per determinate categorie di lavoratori o annualità). È quindi importante verificare la soglia vigente per l’anno fiscale di riferimento.
I Fringe Benefit sono tutti i servizi che rientrano nell’articolo 51 c.3 del TUIR. Ecco alcuni esempi:
I buoni acquisto sono tra i Fringe Benefit più apprezzati dai dipendenti, perché offrono un supporto diretto alla gestione delle spese quotidiane. Si tratta di strumenti flessibili e fiscalmente vantaggiosi, utilizzabili in supermercati, distributori di carburante, negozi convenzionati e anche online, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità.
Per i lavoratori, rappresentano un vero aiuto nel bilancio familiare, migliorando il potere d’acquisto senza incidere sul reddito imponibile.
Per le aziende, invece, sono una leva strategica per aumentare la soddisfazione e la fidelizzazione del personale, con costi contenuti e vantaggi fiscali (esenti da contributi entro i limiti previsti dalla normativa).
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I Fringe Benefit fanno parte dei Flexible Benefit e si tratta nello specifico di beni e servizi che vengono erogati dal datore di lavoro, anche in modo discrezionale e personalizzato (ad personam), e che non concorrono a formare reddito da lavoro dipendente entro una determinata di soglia. Rientrano in questa categoria ad esempio i buoni spesa, i buoni carburante, i buoni shopping e l’auto aziendale.
Per la precisione:
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L’evoluzione normativa è un aspetto rilevante per i Fringe Benefit.
Ecco un riepilogo delle principali modifiche legislative relative alle soglie di esenzione:
Importante notare che il regime di esenzione per i Fringe Benefit, indipendentemente dall’importo della soglia, rappresenta un vantaggio sia per i lavoratori, che non sono soggetti a tassazione IRPEF o contributi previdenziali, sia per i datori di lavoro, che parallelamente non sono soggette a contribuzione per le somme erogate sotto forma di benefit.
Molti datori di lavoro scelgono di includere i Fringe Benefit in programmi più ampi di welfare aziendale, riconoscendo il loro valore nel supportare le necessità dei dipendenti, specialmente in periodi complessi, caratterizzato da un aumento generalizzato dei costi e dall’inflazione. La concessione dei Fringe Benefit può essere volontaria, anche senza necessarie formalità aziendali o accordi collettivi.
Gestire in modo efficace i Fringe Benefit significa offrire ai propri dipendenti un sistema accessibile, flessibile e conforme alle normative vigenti. Il miglior modo per assegnare i Fringe Benefit e permettere ai lavoratori di beneficiarne in completa autonomia è utilizzare una piattaforma digitale, un unico punto di accesso dove i lavoratori possono scegliere in autonomia quali sono i buoni acquisto migliori per le proprie necessità.
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I vantaggi per un datore di lavoro nell'offrire Fringe Benefit, così come per i progetti di welfare più in generale, sono molteplici e giocano un ruolo fondamentale nel ridurre i costi del lavoro, migliorare la soddisfazione dei dipendenti e nel promuovere un clima lavorativo positivo.
Questi benefit aggiuntivi non solo attirano talenti qualificati, ma aumentano anche la retention dei lavoratori: offrendo tali vantaggi, l'azienda dimostra attenzione verso il benessere dei propri dipendenti, migliorando la loro produttività e motivazione sul luogo di lavoro. Inoltre, questi benefit contribuiscono a creare un'immagine aziendale positiva, che può essere un fattore chiave nel differenziarsi dalla concorrenza e nel mantenere un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro.
Infine, da considerare il vantaggio fiscale a essi collegato: l’azienda infatti potrà fornire ai lavoratori un maggior potere d’acquisto senza incidere troppo sui costi del lavoro, in quanto si tratta di importi detassati e decontribuiti.
I Fringe Benefit vengono tassati e concorrono alla formazione del reddito imponibile IRPEF del personale dipendente solo nel caso in cui l’importo superi la soglia prevista dalla normativa vigente.
Inoltre, anche per le aziende i Fringe Benefit sono detassati e decontribuiti, come anticipato sopra, ma anche i costi sostenuti per l'offerta di Fringe Benefit possono essere dedotti fiscalmente.
No, non esiste alcun obbligo normativo che imponga alle aziende di includere i Fringe Benefit nel pacchetto retributivo dei dipendenti. L’erogazione di questi vantaggi accessori è a discrezione del datore di lavoro, che può scegliere se introdurli e in quale forma, in base alla propria strategia aziendale, alla disponibilità di budget e agli obiettivi di retention e attrattività.
Tuttavia, includere i Fringe Benefit nel piano welfare è una scelta strategica molto vantaggiosa, che rende questa implementazione altamente raccomandata.
Scopri di più su quando il welfare aziendale è obbligatorio
No, Fringe Benefit e welfare non sono la stessa cosa. I Fringe Benefit sono una forma di compensazione non monetaria che il datore di lavoro offre al dipendente, mentre il welfare è un insieme di iniziative volte a migliorare il benessere dei dipendenti, sia sul piano personale che professionale.
I Fringe Benefit possono includere una vasta gamma di beni e servizi, mentre il welfare è un concetto più ampio che può includere anche i Fringe Benefit, ma anche altre iniziative, come:
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