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Osservatorio Welfare 2025: il nuovo welfare tra tecnologia, territorio e persone

Scritto da DoubleYou | Apr 18, 2025 11:39:58 AM

Abbiamo pubblicato la seconda edizione del nostro Osservatorio sul Welfare Aziendale in Italia L’edizione 2025 rappresenta una fotografia attuale e approfondita di un mondo in trasformazione, in cui il welfare non è più un semplice benefit, ma una leva strategica per rispondere alle sfide sociali, sostenere il potere d’acquisto e generare valore condiviso. L’Osservatorio Welfare 2025 è basato sull’analisi dei comportamenti effettivi di oltre 2.500 aziende e 500.000 lavoratori attivi sulla piattaforma ZWelfare, per la prima volta integrata da una survey qualitativa condotta su oltre 2.700 lavoratori e responsabili HR. Il risultato è un report completo che racconta come il welfare stia cambiando tra nuove norme, bisogni emergenti, approcci innovativi e aspettative generazionali.

Andiamo ad approfondire:

Trend Welfare 2025: come si muovono le imprese

Il 2024 è stato l’anno della svolta: il credito medio pro capite ha superato i 1.000 euro, in crescita del 16% rispetto al 2023. Non solo: l’85% delle aziende sceglie di erogare welfare con formule On Top, segno che non si tratta più solo di adempimenti contrattuali, ma di una strategia aziendale vera e propria. A trainare questa crescita sono soprattutto le piccole imprese, che nel 2024 hanno assegnato un valore medio di 1.386 euro per lavoratore, contro i 1.018 euro delle grandi imprese e i 995 euro delle medie. Il dato si affianca a un altro segnale incoraggiante: il 91% del credito disponibile è stato utilizzato, a dimostrazione dell’efficacia dei piani nel rispondere a bisogni concreti. Ma l’aumento della spesa non basta, il vero cambiamento si gioca su come le persone utilizzano il welfare e come le aziende lo progettano.

Fringe Benefit in crescita: come stanno utilizzando i lavoratori il credito welfare

Se da un lato il welfare aziendale continua a crescere in valore, dall’altro emergono dinamiche che meritano attenzione. Nel 2024, ben il 59% del credito welfare è stato speso in fringe benefit, contro il 42% dell’anno precedente. Un aumento importante, che riflette la pressione del caro vita e la necessità di soluzioni immediate. Tuttavia, questa tendenza rischia di appiattire il welfare su una logica meramente fiscale, riducendo l’investimento in aree ad alto impatto valoriale e a lungo termine come istruzione, viaggi e previdenza, che registrano un calo sensibile. Un welfare efficace non può essere solo spendibile: deve restare anche significativo, capace di accompagnare le persone lungo tutto il loro ciclo di vita.

Per maggiori informazioni sui Fringe Benefit, leggi il nostro articolo dedicato Fringe Benefit: cosa sono, esempi e come utilizzarli.

Un welfare che cambia forma: 5 evidenze chiave

Dall’analisi dei dati emergono alcune tendenze che stanno già ridefinendo il modello di welfare aziendale:

  1. Modelli multi-fonte in espansione: il 38% delle aziende adotta una logica che combina PDR, CCNL e fonti On Top (erano il 26% nel 2023).
  2. Piccole imprese protagoniste: le piccole imprese si dimostrano più dinamiche, capaci di erogare crediti più alti e in modo più flessibile.
  3. Generazioni diverse supportate da un welfare flessibile: la Gen Z spende il 78% del credito in fringe benefit; i Baby Boomers puntano su previdenza e salute; i Millennials su figli e tempo libero.
  4. Gender gap nei consumi: le lavoratrici investono di più in spese educative e caregiving; gli uomini in previdenza complementare.
  5. Spinta digitale e territoriale: cresce la richiesta di strumenti che rendano il welfare più accessibile e vicino alla vita quotidiana, dimostrando come la territorialità sia oggi una leva strategica. Le piattaforme digitali più evolute stanno iniziando a rispondere a questo bisogno, puntando su esperienze geolocalizzate, maggiore personalizzazione e semplicità d’uso portando il welfare aziendale nei luoghi della vita quotidiana con servizi locali.

Disallineamento tra bisogni e priorità HR

Emergono alcune differenze tra le priorità espresse dai lavoratori e quelle individuate dagli HR, che possono influenzare l’efficacia dei piani welfare. Il 53% dei lavoratori indica inflazione e spese quotidiane come una delle principali preoccupazioni, mentre dal lato HR prevalgono la prevenzione medica (51%) e la previdenza complementare (32%) — ma anche il supporto contro il caro vita si posiziona tra le aree di crescente attenzione. Questo parziale disallineamento suggerisce la necessità di un maggiore allineamento tra offerta e domanda: serve ascolto attivo, co-progettazione e flessibilità per costruire un welfare capace di adattarsi davvero ai bisogni lungo tutto il ciclo di vita lavorativa.

Il futuro è su misura, inclusivo e umano

Il nostro Osservatorio Welfare 2025 sottolinea un cambio di paradigma: il welfare non può più essere standard. Le imprese che investono in strumenti personalizzati, inclusivi e vicini alla vita quotidiana costruiscono un vantaggio competitivo che va oltre il piano economico. Il welfare aziendale diventa parte dell'identità aziendale, leva di engagement, attrazione di talenti, reputazione. E al tempo stesso si conferma una risposta concreta alla crisi del potere d’acquisto e alla domanda di maggiore equità.

Scarica L'Osservatorio Welfare 2025

L’Osservatorio Welfare 2025 non è solo un documento. È uno strumento per chi vuole interpretare il cambiamento e guidarlo. Per HR, manager e aziende che vedono nel welfare aziendale non un costo, ma un investimento strategico, è il punto di partenza ideale per progettare il futuro.

Scarica il report completo per approfondire dati, trend e insight utili a progettare il welfare aziendale di domani: https://double-you.it/osservatorio-welfare

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