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Il Welfare nel CCNL Metalmeccanico: cosa devi sapere?

Scritto da DoubleYou | Mar 19, 2024 9:38:12 AM

Rinnovato il CCNL metalmeccanico per il triennio 2021 – 2024: conferme e novità per il settore

Il Welfare nel CCNL Metalmeccanico: cosa devi sapere?

Nell’articolo scopriremo:

I flexible benefit per il metalmeccanico: le novità

Lo scorso 5 febbraio è stato raggiunto l’accordo tra Federmeccanica – Assistal, FIOM Cgil, FIM Cisl e UILM per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro del settore metalmeccanico, che sarà quindi in vigore fino al 30 giugno 2024.

Nell’accordo troviamo diverse novità, ma anche altrettante conferme. Tra i principali punti del nuovo accordo segnaliamo:

  • riforma dell’inquadramento professionale;
  • aumento salariale sui minimi contrattuali;
  • aumento della contribuzione al fondo COMETA per gli under 35 (passando dal 2% al 2,2%);
  • spinta per la continua formazione, per l’eliminazione della violenza di genere e per l’incentivazione dello smart working;
  • conferma delle quote destinate al fondo MetaSalute;
  • conferma dell’erogazione di una quota annuale sotto forma di flexible benefits.

Il welfare aziendale metalmeccanici è obbligatorio nel contratto?

Il CCNL Metalmeccanico è stato il primo in Italia a introdurre una quota obbligatoria da erogare in welfare. Questo obbligo di legge è infatti in vigore dalla firma dell’accordo del 26 novembre 2016, con validità effettiva da giugno 2017, con cui si prevedeva un’erogazione di 100€ per il 2017, 150€ per il 2018 e 200€ per il 2019. L’accordo è stato poi esteso anche al 2020 con la circolare di Federmeccanica del 10 febbraio 2020, con cui si stabiliva l’entrata in regime di ultrattività dell’accordo stesso (ossia ha continuato a produrre gli stessi effetti).

Con il rinnovo firmato il 5 febbraio 2021, l’erogazione di piani di flexible benefits viene quindi resa obbligatoria fino al 2024, per un valore pari a 200€ annui per ciascun anno di validità dell’accordo.

Welfare metalmeccanici: come funziona?

Il mondo del welfare aziendale è spesso complicato per i non addetti al settore; i datori di lavoro che desiderano migliorare la qualità di vita dei propri dipendenti attraverso il welfare aziendale, però, sono tenuti a conoscere alcuni aspetti fondamentali.

Vediamo quindi insieme alcuni punti primari previsti dal CCNL metalmeccanici.

Chi ha diritto al welfare?

  • I lavoratori con contratto a tempo indeterminato: tra questi, tutti coloro che hanno un contratto attivo al 1° giugno dell’anno di riferimento o comunque assunti entro il 31 dicembre dello stesso anno, a patto che abbiano superato il periodo di prova e che non siano in aspettativa retribuita o indennizzata.
  • I lavoratori con contratto a tempo determinato: tra questi, tutti coloro che abbiano maturato almeno 3 mesi di anzianità di servizio in azienda per ciascun anno solare.

Come è spendibile l’importo erogato?

Il dipendente avrà poi facoltà di spendere l’importo erogato in welfare in tutti quei servizi regolamentati dal TUIR, i cosiddetti flexible benefits. Di seguito ne citiamo alcuni a titolo esemplificativo:

  • servizi con finalità di educazione e istruzione: spese di istruzione sostenute per i figli, tasse scolastiche, spese per campus estivi;
  • servizi con finalità assistenziali: spese sostenute per l’assistenza agli anziani e alle persone non-autosufficienti (sia presso il domicilio che in strutture apposite);
  • beni e servizi in natura: buoni spesa, buoni carburante, buoni per acquisti vari;
  • servizi di trasporto collettivo;
  • destinazione di anno in anno, al Fondo COMETA o al Fondo MetaSalute.

Come scegliere i flexible benefit per metalmeccanici?

Se l’offerta dei servizi disponibili attraverso i flexible benefit per metalmeccanici è molto ampia, è anche vero che è importante comprendere quali sono effettivamente i benefit più adeguati ai bisogni dei propri collaboratori. 

Da un lato, infatti, esistono servizi che mirano nello specifico ad aumentare la capacità di spesa dei dipendenti (senza comunque escludere i vantaggi fiscali per l’azienda). Fanno parte di questo gruppo ad esempio i buoni pasto, i buoni benzina, i buoni acquisto.

Dall’altro lato, esistono invece servizi che mirano a migliorare il work-life balance dei lavoratori, con conseguenti vantaggi anche per l’azienda: tra questi possiamo citare i servizi di babysitting o di assistenza a familiari non autosufficienti. In questi casi, infatti, il lavoratore può contare su un aiuto concreto per la gestione degli impegni familiari e l’azienda può ridurre la richiesta di permessi e ferie da parte dei dipendenti, con conseguente diminuzione dell’assenteismo in azienda.

In generale, è comunque sempre importante informarsi sulle necessità dei lavoratori, ad esempio attraverso sondaggi e questionari somministrati alla popolazione aziendale. In questo modo si potrà avere la certezza di offrire benefit utili e che possano realmente impattare positivamente sulla qualità della vita dei collaboratori.

Welfare metalmeccanici non utilizzato totalmente: cosa fare?

I Flexible Benefit sono strumenti di welfare che, nel caso del CCNL metalmeccanico, vengono messi a disposizione dei dipendenti dall’azienda ogni anno nel mese di giugno e devono essere utilizzati entro il 31 maggio dell’anno seguente.

Cosa succede, però, se un lavoratore non utilizza tutta la disponibilità economica che gli viene fornita dall’azienda?

Eventuali somme rimanenti purtroppo vengono perse e non possono essere convertite in denaro: trattandosi di un incentivo detassato per il sostegno al reddito, è auspicabile che il lavoratore colga l’opportunità e utilizzi i crediti nell’arco temporale definito dal contratto di appartenenza.

Come gestire un piano di flexible benefits?

I piani di flexible benefits possono essere più o meno ampi e strutturati, a seconda delle esigenze aziendali. Per questo motivo la scelta del provider che supporti l’azienda nell’implementazione e nella gestione del piano è fondamentale.

DoubleYou, attraverso la piattaforma ZWelfare, consente alle aziende e ai suoi dipendenti facilità di implementazione e utilizzo, oltre alla massima fruibilità e spendibilità, grazie alla possibilità di erogare tutti i servizi regolamentati dal TUIR attraverso un network di oltre 400 strutture e 2.000.000 punti di spendibilità su tutto il territorio nazionale. La sua versione ZWelfare Shop è inoltre la soluzione ideale anche per quelle aziende che hanno deciso di implementare solo la componente obbligatoria, creando un piano di welfare aziendale più completo e finalizzato alla motivazione dei collaboratori e al miglioramento del clima aziendale.

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