Il wellbeing non è più un concetto astratto o un insieme di iniziative isolate. È qualcosa che entra nella vita delle persone quando le cose si complicano, quando gli equilibri cambiano e quando orientarsi da soli diventa difficile. Un cambio turno che stravolge l’organizzazione quotidiana, un genitore anziano che perde autonomia, una baby-sitter che non è più disponibile: situazioni diverse, ma accomunate dallo stesso elemento. Arrivano all’improvviso e richiedono tempo, energie e decisioni consapevoli. È da questa realtà che nasce il Care Manager, un servizio di wellbeing pensato per affiancare le persone proprio nei momenti in cui il bisogno emerge e serve orientamento.
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Negli ultimi anni il modo di parlare di wellbeing aziendale è cambiato profondamente. Non basta più offrire un catalogo di servizi o un elenco di soluzioni: le persone hanno bisogno di capire da dove partire e cosa sia davvero utile per la propria situazione di vita. Il confine tra lavoro e vita privata è sempre più sottile e, quando una delle due dimensioni entra in difficoltà, anche l’altra ne risente. In questo scenario, il wellbeing diventa concreto quando riesce a dare risposte semplici a bisogni complessi, mettendo al centro l’ascolto e l’accompagnamento.
Il Care Manager è una figura dedicata, disponibile nella sezione Wellbeing della piattaforma, che ha un ruolo preciso: ascoltare, orientare e accompagnare le persone nella scelta dei servizi più adatti alle loro esigenze. Non è un servizio automatico né un percorso standardizzato. È un supporto umano e personalizzato, che parte dall’ascolto e aiuta a trasformare un bisogno, spesso confuso o urgente, in una scelta di cura concreta e sostenibile. Il servizio è già disponibile per le aziende che desiderano attivarlo e rappresenta un’evoluzione del wellbeing: non solo accesso ai servizi, ma capacità di orientarsi quando la complessità aumenta.
I bisogni legati al wellbeing non sono uguali per tutti e non restano uguali nel tempo. Possono riguardare la genitorialità, l’assistenza ai familiari fragili, il benessere psicologico, la gestione dello stress o l’educazione finanziaria.
Spesso non si tratta di un singolo tema, ma di una combinazione di fattori che incidono sulla qualità della vita e, di conseguenza, anche sull’esperienza lavorativa. In questi casi, avere accesso a un elenco di servizi non è sufficiente: serve qualcuno che aiuti a fare ordine, a chiarire le priorità e a scegliere con maggiore consapevolezza.
Accedere al Care Manager è semplice. Dalla sezione Wellbeing, la persona può inserire una richiesta di contatto indicando le proprie disponibilità. Entro pochi giorni lavorativi, viene ricontattata per una chiamata di orientamento, dedicata all’ascolto e all’analisi del bisogno. Durante la consulenza, il Care Manager aiuta a chiarire la situazione, propone soluzioni coerenti e, se necessario, indirizza verso fornitori specializzati per approfondimenti specifici, anche in ambito legale, fiscale o tecnico. Il tutto avviene nel rispetto della massima riservatezza, elemento fondamentale quando si parla di wellbeing e di situazioni personali.
Il valore del Care Manager non sta solo nei servizi a cui dà accesso, ma nel modo in cui accompagna le persone. Non accelera le scelte, ma le rende più sostenibili. Non si sostituisce alle persone, ma le supporta. In un contesto in cui i bisogni emergono spesso all’improvviso, il wellbeing aziendale diventa la capacità dell’organizzazione di essere presente con risposte concrete, nel momento giusto. Avere un punto di riferimento in più può fare la differenza tra sentirsi sopraffatti e riuscire a ritrovare equilibrio.
Il servizio Care Manager è già disponibile per le aziende che desiderano introdurlo all’interno del proprio ecosistema di wellbeing. Se sei già cliente DoubleYou, puoi parlarne con il tuo consultant di riferimento per capire come attivarlo e integrarlo nella sezione Wellbeing della piattaforma, in base alle esigenze della tua popolazione aziendale. Se non sei ancora cliente, puoi contattarci per approfondire il servizio e valutare insieme come costruire un percorso di wellbeing capace di rispondere davvero ai bisogni delle persone, nei momenti in cui serve di più.