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Benessere e lavoro: perché il wellbeing è la nuova strategia delle imprese

Scritto da Maddalena Godano | Oct 21, 2025 3:47:49 PM

Negli ultimi anni il lavoro ha cambiato volto: le persone chiedono flessibilità, ascolto e strumenti per gestire la complessità della vita quotidiana. Le aziende più attente hanno capito che non si tratta solo di migliorare la produttività, ma di costruire un contesto in cui le persone possano stare bene, crescere e restare.

Indice dei contenuti:

Il ruolo del wellbeing nel lavoro che cambia

egli ultimi anni, il lavoro ha smesso di essere solo un luogo dove “fare”, per diventare sempre più un contesto dove stare bene. Le persone cercano equilibrio, ascolto e strumenti per gestire la complessità della vita quotidiana: dall’impegno professionale alla cura dei figli, dalla salute mentale alla gestione dei propri cari anziani.

Secondo l’Osservatorio DoubleYou 2025, l’83% dei lavoratori italiani considera la conciliazione vita-lavoro una priorità assoluta, mentre la quasi totalità dei lavoratori a livello internazionale ritiene fondamentale che il datore di lavoro si prenda cura anche del benessere psicologico delle proprie persone (APA, Work in America Survey 2024).  È una trasformazione che va oltre l’organizzazione aziendale: è un cambio di cultura. Oggi il lavoro non si misura più solo in risultati, ma nella capacità delle imprese di sostenere chi quei risultati li genera.

Un welfare che accompagna

Il welfare aziendale è nato per garantire vantaggi economici e integrare il reddito dei lavoratori. Negli ultimi anni, però, ha assunto un ruolo più profondo: quello di creare valore sociale, migliorando la qualità della vita delle persone. Ma non basta più offrire servizi. Le aziende più innovative stanno passando da un welfare che “eroga” a un welfare che accompagna: che riconosce i bisogni, li ascolta e li trasforma in esperienze di benessere reale. In questo percorso il concetto di wellbeing rappresenta la naturale evoluzione: un sistema che tiene insieme corpo, mente e relazioni, con un approccio integrato e umano.

Perché il wellbeing è una strategia (e non un benefit)

Investire nel wellbeing non è solo un gesto di responsabilità, ma una scelta strategica. Le ricerche internazionali mostrano che:

  • le organizzazioni con programmi strutturati di wellbeing registrano un +20% di produttività (Harvard Business Review, 2024);

  • in contesti con alto livello di benessere, il turnover si riduce fino al 30% (Healthy Business Network, 2024);

  • e il clima aziendale migliora sensibilmente in termini di fiducia e collaborazione.

Il wellbeing è quindi un investimento a ritorno reciproco: migliora la vita delle persone e rafforza le imprese che lo adottano.

Un welfare che riflette la vita reale

I dati raccontano un cambiamento netto:

  • oltre la metà dei lavoratori italiani esprime un bisogno crescente di supporto in ambiti di salute mentale, famiglia e assistenza ai propri cari (Osservatorio DoubleYou 2025);

  • il 32% delle donne tra 25 e 54 anni con figli lavora part-time per conciliare lavoro e cura familiare (EIGE 2024);

  • il 60% dei dipendenti europei dichiara sintomi di burnout da moderato ad alto (Harvard Business Review 2024).

Numeri che disegnano un nuovo scenario: quello di un welfare che non può più limitarsi a “offrire soluzioni”, ma deve saper ascoltare, orientare e accompagnare. Il futuro passa da strumenti capaci di connettere dimensioni diverse del benessere — personale, familiare e relazionale — attraverso esperienze più semplici, inclusive e digitali. Un approccio che mette davvero la persona al centro e restituisce significato alla parola cura.

Il wellbeing è l'evoluzione del welfare aziendale

Il wellbeing rappresenta la naturale evoluzione del welfare aziendale: non una tendenza, ma una risposta concreta alle sfide del presente.
Le imprese che sapranno adottarlo con visione strategica diventeranno punti di riferimento per i lavoratori, attrarranno talenti e costruiranno un capitale umano solido, resiliente e consapevole.

Perché il lavoro del futuro non potrà più prescindere dal benessere delle persone. E su questo, anche noi, stiamo lavorando.

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